La luna e sei soldi: un romanzo di Maugham

La luna e sei soldiLa luna e sei soldi di William Somerset Maugham debutta nel panorama editoriale nel 1919, ormai più di cento anni fa. Eppure nelle sue pagine troviamo uno spirito quanto mai attuale. La storia è ispirata alle avventure dell’esistenza di Gauguin e si spinge negli estremi e poco frequentati territori di una vita dedicata all’arte. Le descrizioni e i dialoghi di Maugham sono spietatamente realistici tanto da spiattellarci davanti al naso fatti e sentimenti denudati della patina zuccherosa dell’ipocrisia. Ecco tutto il crudo del gusto di Maugham. Nel romanzo, ci sono tragedia e commedia, indifferenza e compassione, crudeltà e tenerezza. 

La luna e sei soldi: trama del romanzo di Maugham

Sposato a una trentasettenne che organizza pranzi tra scrittori, Charles Strickland lavora in borsa, guadagna bene ed è un uomo noioso. Almeno fino a un certo momento. Al termine di un’estate apparentemente come le altre, Strickland scrive alla moglie, che sta per rientrare dalla villeggiatura, di non voler più vivere con lei. Ha già preparato le valigie ed è partito per Parigi. La buona società londinese sospetta lo zampino di un’amante. E invece no. Scandalo sommo di tutti gli scandali, all’alba dei quarant’anni compiuti, il folle Strickland vuole dedicarsi anima e corpo all’arte, vuole fare il pittore.

Lo stile di La luna e sei soldi

Il romanzo di Maugham dal titolo evocativo di La luna e sei soldi sembrerebbe proprio una biografia. L’autore inserisce note a piè di pagina che citano dipinti e saggi di critica d’arte sul geniale pittore protagonista della storia. Il gioco è costruito attraverso la voce del narratore che ha conosciuto l’artista e ci racconta dei suoi dipinti solo in relazione alla sua personalità. Per approfondire criticamente il lavoro di Strickland, all’undicesima pagina dell’edizione Adelphi, l’autore rimanda in nota a un volumetto fittizio, A Modern Artist: Notes on the work of Charles Strickland, di Edward Leggatt.

Uno stile narrativo coinvolgente

Ma non bisogna credere che La luna e sei soldi abbia un passo degno di uno scaffale riservato alla saggistica. Infatti, la scrittura di Maugham ci regala ritratti sfiziosissimi di personaggi indimenticabili, mentre nei dialoghi si sbizzarrisce in un arguto senso dell’ironia. Il testo è suddiviso in capitoletti relativamente brevi che rendono la lettura piacevole e veloce, adatta anche ai ritagli di tempo, tra un impegno e l’altro. La narrazione in prima persona ingloba i punti di vista di altri personaggi che hanno conosciuto Strickland in circostanze in cui il narratore non poteva essere presente.

L’ambientazione del romanzo di Maugham

I luoghi di La luna e sei soldi sono Londra, Parigi, Marsiglia e Tahiti. Dei fatti di Londra e Parigi è testimone il narratore, mentre degli avvenimenti di Marsiglia e di Tahiti, raccontano figure secondarie della storia. I punti di vista dei personaggi secondari rendono ulteriormente complesso il protagonista pittore e danno dinamismo all’insieme della narrazione. Le descrizioni del contesto naturalistico divengono importanti nell’ultima parte del romanzo di Maugham. Infatti, è a Tahiti che la bellezza naturale assume un ruolo decisivo nell’esistenza e nell’espressione artistica del personaggio di Strickland. Al contrario, Londra, Parigi e Marsiglia le conosciamo solo attraverso gli interni degli appartamenti, delle osterie, dei caffè e delle locande di quart’ordine.

L’Italia nella descrizione di William Somerset Maugham

Nel bel romanzo di Maugham, fa capolino, d’un tratto, e inaspettatamente, anche l’Italia. Figura nelle opere di un simpaticissimo pittore conoscente di Strickland come un’ideale. Dirk Stroeve dipinge consapevolmente un’idea dell’Italia, quella che i suoi acquirenti si aspettano. Lui stesso si aspettava un’Italia del genere quando vi soggiornò, un luogo idilliaco, pittoresco, di rievocazioni malinconiche del passato e di furfanti sentimentali.

I personaggi dell’opera

Uno degli aspetti più belli del libro di William Somerset Maugham La luna e sei soldi è rappresentato dall’umanità intensa dei suoi personaggi. Il protagonista della storia è Charles Strickland, il grigio funzionario che si trasforma in imprevedibile pittore. Ma le sue vicende sono raccontate attraverso lo sguardo del narratore e dei personaggi che incontra nel suo viaggio a Tahiti quando Strickland è ormai morto da sei anni.

Il narratore di La luna e sei soldi

Il personaggio che racconta gli avvenimenti di La luna e sei soldi si dichiara subito uomo di lettere, dedito alla scrittura di romanzi. Si presenta come un uomo insolitamente flemmatico. Ha placato i tumulti dell’animo e ha messo il cuore in pace per quanto riguarda il successo o il più probabile insuccesso delle sue opere. È una sorta di alter ego di William Somerset Maugham, ma ha punti in comune anche con il protagonista, Charles Strickland. Infatti, anche quest’ultimo è indifferente all’apprezzamento altrui dei suoi quadri. Sembra che non tenti nemmeno di venderli.

Charles Strickland

Charles Strickland è un vero mistero. Nelle prime pagine del romanzo di Maugham, la moglie lo descrive come “tanto buono”, ma per niente interessato all’arte. È un uomo dedito ai numeri con cui ha a che fare quotidianamente per il suo eccellente lavoro di funzionario di borsa. Ma a un tratto questo noioso lavoratore sorprende tutti, e negativamente. Se ne va a Parigi lasciando al loro destino moglie e figli. E dichiara sfrontatamente di non curarsi dei loro problemi né del giudizio altrui. Il narratore cerca di condannarlo, ma è intimamente attratto dalla personalità del neofita pittore, audace, sprezzante del benessere, del pericolo e delle difficoltà.

I personaggi secondari

I personaggi secondari di La luna e sei soldi creano una cornice deliziosa alle peregrinazioni di Strickland. Sono, infatti, anime belle, personaggi buoni, positivi, che si contrappongono all’apparente amoralità del pittore geniale. Primo tra tutti Dirk Stroeve, artista mediocre di origine olandese, che riconosce il talento di Strickland e fa moltissimo per aiutarlo, perdendo soldi e felicità coniugale. Ci sono, poi, Tiaré, il capitano Brunot e il dottor Coutras, che il narratore incontra a Tahiti nell’ultima parte del romanzo. Sono le voci che tratteggiano direzione e colori degli ultimi anni del protagonista.

L’ironia

Questa breve, piacevole e commovente opera di Maugham è caratterizzata dall’ironia. Tutta la narrazione è attraversata da una lieve, ma decisa, opera di disvelamento del perbenismo della società britannica dell’epoca. Somerset Maugham delinea una storia punteggiata di commenti che mettono in luce i modelli falsi in cui devono incasellarsi gli individui. In particolare, è sovente bersaglio di affilate e minuscole frecciatine l’istituzione del matrimonio, fondata più sulla convenienza che su reali sentimenti di affetto e stima.

L’arte e la bellezza in La luna e sei soldi

Tra i numerosi spunti di riflessioni proposti dal romanzo di Maugham non poteva mancare il tema dell’arte e della bellezza. Il narratore dice di sé che il compenso del mestiere di scrittore sta nel piacere dello scrivere perché non si può far affidamento sul giudizio di critici e lettori. Lo stesso vale per Strickland nel campo della pittura. Ma è il personaggio ingenuo e buono di Dirk Stroeve che dà conto della bellezza, che la definisce a partire proprio dalla sua ineffabilità, dall’essenza sfuggente che è percepita solo a prezzo di una fatica, un dolore, un dischiudersi all’anima dell’artista.

Un romanzo di Maugham da leggere con calma

Non occupa tanto spazio nella libreria La luna e sei soldi. Sono poche pagine e il loro peso sta tutto nella natura insolente e ribelle del contenuto. Nell’edizione Adelphi se ne contano 240. Dunque, la lettura del libretto richiede poco tempo, ma nell’impresa repentina è bene fermarsi di tanto in tanto a riflettere sui temi che l’autore, quasi furtivamente, ci propone. Attraverso lo sguardo del narratore, Maugham sospende il giudizio sugli esseri umani, che sono imprevedibili e non danno certezze. Lo fa però con grande simpatia per i loro slanci, i loro errori, e anche con indulgenza per tutti i loro inganni.

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